Nella settimana in cui si celebra la Giornata Internazionale della Donna, lo spettacolo “Una donna spezzata”, con Isabel Russinova protagonista di un intenso monologo tratto da uno dei testi più rappresentativi dell’autrice francese Simone De Beauvoir. Accompagnata dalle musiche originali del Maestro Antonio Nasca, l’attrice interpreta questo struggente racconto, un ritratto doloroso e crudo della donna ai nostri tempi. La regia è a cura di Rodolfo Martinelli.
La Femme Rompue (trad. Una Donna Spezzata) è un testo simbolo di un’epoca e dell’impegno sociale, etico e politico di una delle intellettuali più rappresentative del ‘900, madre del movimento femminista. Simone De Beauvoir ha dedicato la sua vita e la sua produzione letteraria alla lotta per i diritti civili e le libertà e dignità della donna.
L’8 marzo 2013 segna l’inizio della collaborazione di Isabel Russinova con Amnesty International Italia, l’organizzazione internazionale per i diritti umani. L’attrice, come testimonial, attesta il suo grande impegno a favore dei diritti della donna in questi anni attraverso una serie di progetti, rassegne e iniziative culturali volte alla valorizzazione la figura femminile.
“Donne non si nasce, lo si diventa”, affermava Simone De Beauvoir parlando della donna e della lotta per la sua libertà, dignità e integrità. In questo racconto struggente, ritroviamo la forza delle parole e l’anima di una delle più grandi scrittrici del Novecento. Lo spettacolo è una critica dura, spietata e ironica della società di oggi attraverso il ritratto della donna borghese, stereotipo di perbenismo, maschera dei nostri tempi. Prigioniera di regole autoimposte e verità di plastica, si ritrova incapace di camminare da sola, rifugiandosi in una solitudine distruttiva. Ma a volte, qualche donna riesce a liberarsi della maschera: è allora che ricomincia ad amare, tornando nuovamente a vivere.
La “donna spezzata” è una donna che non vuole mentire e vorrebbe dire le cose come stanno, ma che soccombe, affondando in una palude di luoghi comuni e stereotipi. Questo è il senso ultimo de “Una donna spezzata”, un personaggio che in fondo racconta ognuno di noi alle prese col malessere di questa società. Racconta di quanto sia difficile essere persone vere, sensibili, di come sia difficile dire la verità o semplicemente amare”, ha dichiarato Isabel Russinova in merito allo spettacolo “Una donna spezzata”.